Ciò di cui c’è bisogno è un quadro sufficientemente definito in modo che le persone tendano naturalmente a fermarsi lì; e in modo che la curiosità porti naturalmente le persone lì e le inviti a rimanere. Poi, una volta che i gruppi comunitari iniziano a gravitare verso questo quadro, c’è una buona possibilità che loro stessi, se lo consentono, creino un ambiente appropriato alle loro attività.
Ipotizziamo che un piccolo spazio aperto, coperto, con colonne, ma senza pareti almeno in parte, possa fornire proprio il giusto equilibrio di “apertura” e “chiusura”. Un bell’esempio del modello è stato realizzato da Dave Chapin e George Gordon con studenti di architettura della Case Western Reserve a Cleveland, Ohio. Hanno costruito una serie di stanze all’aperto pubbliche sui terreni e sul terreno pubblico circostante una clinica di salute mentale locale. Secondo i rapporti del personale, questi luoghi hanno cambiato radicalmente la vita della clinica: molte più persone rispetto al solito sono state attratte all’aperto, le discussioni pubbliche sono diventate più animate, lo spazio esterno che era sempre stato dominato dalle automobili improvvisamente è diventato più umano e le auto hanno dovuto avanzare a passo d’uomo.
Complessivamente, Chapin, Gordon e il loro team hanno costruito sette stanze all’aperto pubbliche nel quartiere. Ognuna era leggermente diversa, variando in base alle vedute, all’orientamento, alle dimensioni. Abbiamo anche scoperto una versione di questo modello dalla società medievale. Apparentemente, nei secoli XII e XIII c’erano molte strutture pubbliche di questo tipo sparse per le città. Erano il luogo di aste, riunioni all’aperto e fiere di mercato. Sono molto nello spirito dei luoghi che stiamo proponendo per i quartieri e le comunità lavorative.
Posiziona la stanza all’aperto dove diversi percorsi sono tangenti ad essa, come qualsiasi altro spazio comune – AREE COMUNI AL CENTRO (129); nella sporgenza di un sentiero – FORMA DEL SENTIERO (121); o intorno a una piazza – TASCHE DI ATTIVITÀ (124); utilizza i bordi degli edifici circostanti per definire parte di esso; costruiscilo come qualsiasi altra stanza all’aperto più piccola, con colonne e tetti a metà-travature – STANZA ALL’APERTO (163); forse metti un cortile aperto accanto ad essa – CORTILI CHE VIVONO (115), una PORTICI (119) intorno al bordo, o altre coperture semplici – TETTI IN TELA (244), e posti a sedere per sedersi casualmente – SEDERSI SULLE SCALE (125), LUOGHI PER SEDERSI (241).