Le strade dovrebbero essere fatte per viverci, e non solo per passarci attraverso, che è il modo in cui sono fatte oggi. 

quindi:

Fai un rigonfiamento nel mezzo di un percorso pubblico e rendi le estremità più strette, in modo che il percorso formi un recinto che è un posto dove stare, non solo un posto dove passare attraverso.

  • N.B. Consulta sempre il testo originale per la completa comprensione del pattern.


    Per secoli, la strada ha fornito ai cittadini uno spazio pubblico utilizzabile proprio fuori dalle loro case. Ora, in diversi modi sottili, la città moderna ha reso le strade adatte solo al “passaggio” e non alla “permanenza”. Questo è rafforzato da regolamenti che rendono un reato l’accalappiarsi, dalle maggiori attrattive all’interno della città stessa e dalle strade così poco attraenti da far quasi obbligare le persone a restare nelle loro case.

    Dal punto di vista ambientale, l’essenza del problema è questo: le strade sono “centrifughe” e non “centripete”: spingono le persone fuori invece di attirarle. Per combattere questo effetto, il mondo pedonale fuori dalle case deve essere trasformato in un luogo in cui si rimane, piuttosto che in un luogo da attraversare. Deve, in breve, essere trasformato in una sorta di spazio pubblico esterno, con un maggiore senso di chiusura rispetto a una strada.

    Questo può essere ottenuto se rendiamo le strade pedonali residenziali sottilmente curve in pianta, con sedili e gallerie sui bordi e talvolta persino coprendo le strade con travi o reti a maglia.

    Ecco due esempi di questo modello, a due diverse scale. Prima, mostriamo un piano per quattordici case in Perù. La forma della strada è creata gradualmente retrocedendo le case, in piano. Il risultato è una strada con una forma positiva, leggermente ellittica. Speriamo che sia un luogo che incoraggi le persone a rallentare e a trascorrervi del tempo.

    Il secondo esempio è un sentiero molto piccolo, che taglia attraverso un quartiere sulle colline di Berkeley. Anche in questo caso, la forma si ingrossa sottilmente, solo nei luoghi in cui è piacevole fermarsi e sedersi.

    Soprattutto, per creare la forma del percorso, sposta le facciate degli edifici nelle posizioni corrette e in nessun caso permettere un ritiro tra l’edificio e il sentiero – FACCIATE DEGLI EDIFICI (122); decidere sulla superficie appropriata per il “rigonfiamento” usando l’aritmetica della DENSITÀ PEDONALE (123); quindi forma i dettagli del rigonfiamento con PORTICI (119), TASCHE DI ATTIVITÀ (124) e SEDILI PER SCALE (125); forse anche con una STANZA PUBBLICA ALL’APERTO (69); e dai vita al sentiero lungo tutta la sua lunghezza con finestre – FINESTRE SULLA STRADA (164).


    da: C. Alexander et al., A Pattern Language, Oxford University Press, New York, 1977

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