Da qualche parte in ogni giardino, ci deve essere almeno un posto, una panchina tranquilla, in cui una persona – o due persone – possa entrare in contatto con se stessa e non con altro che la natura.

quindi:

crea un posto tranquillo nel giardino – una recinzione privata con una comoda seduta, una fitta vegetazione, il sole. Scegli attentamente il posto per la seduta; scegli il posto che ti darà il tipo più intenso di solitudine.

  • N.B. Consulta sempre il testo originale per la completa comprensione del pattern.


    In tutti i pattern di questo linguaggio, abbiamo detto, più e più volte, quanto sia essenziale darci ambienti in cui possiamo essere in contatto con la natura da cui siamo nati – vedi in particolare DITA CITTÀ CAMPAGNA (3) e SPAZI ESTERNI TRANQUILLI (59). Ma tra tutte le varie affermazioni di questo fatto, non ce n’è ancora una che metta questa necessità proprio nelle nostre case, così vicino a noi come il fuoco e il cibo.

    Wordsworth ha costruito l’intera sua politica, come poeta, intorno al fatto che la tranquillità nella natura era un diritto fondamentale a cui tutti avevano diritto. Voleva integrare il bisogno di solitudine nella natura con la vita in città. Immaginava le persone che letteralmente si allontanavano dalle strade trafficate e si rinnovavano in giardini privati – ogni giorno. E ora molti di noi hanno imparato che senza un luogo del genere la vita in città è impossibile. C’è così tanta attività, le giornate sono così facilmente riempite di lavoro, famiglia, amici, cose da fare – che il tempo da soli è raro. E più viviamo senza l’abitudine della quiete, più ci leghiamo a questa vita attiva, più strana e inquietante diventa l’esperienza della quiete e della solitudine: le persone della città sono notoriamente impegnate e non possono stare da sole, senza “input”, per un momento.

    È in questo contesto che proponiamo il sedile da giardino isolato: un luogo nascosto nel giardino dove una o due persone possono sedersi da sole, indisturbate, vicino a cose che crescono. Può essere su un tetto, a terra, forse anche semisommerso in un terrapieno.

    Ci sono letteralmente centinaia di vecchi libri sui giardini che testimoniano questo schema. Uno di questi è The Lure of the Garden di Hildegarde Hawthorne, New York: The Century Co., 1911. Citiamo un passaggio che descrive il tipo speciale di chiacchiere che emerge dalle persone sedute tranquillamente in giardino:

    Forse, tra tutte le varie forme di pettegolezzo udito dal giardino, la più bella è quella tra una persona giovane e una anziana che sono amici. L’amicizia vera tra le generazioni è rara, ma quando esiste è la migliore. Quel giovane è fortunato che può versare le sue perplessità nell’orecchio di un uomo o una donna più anziani, e che conosce un cameratismo e una comprensione che supera in bellezza le amicizie facili create da interessi simili e comuni. E fortunata anche la ragazza che è in grado di comunicare le emozioni e le idee suscitate in lei dai suoi primi incontri con il mondo e la vita a qualcuno vecchio per esperienza ma comprensibilmente giovane nel cuore. Entrambi ricorderanno quelle ore molto tempo dopo che il cancello del giardino si sarà chiuso dietro il loro amico per sempre; tanto a lungo, infatti, quanto ricorderanno qualsiasi cosa abbia contribuito a rendere migliore di loro.

    Posiziona la seduta da giardino, come le altre sedute all’aperto, in modo che abbia una vista, sia al sole, e riparata dal vento – POSTI A SEDERE (241); forse sotto cespugli e alberi dove la luce è soffusa e punteggiata – LUCE FILTRATA (238).


    da: C. Alexander et al., A Pattern Language, Oxford University Press, New York, 1977

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