Nel Timeless Way of Building, l’Alexander ci spiega come vanno usati i pattern per comporre la struttura del progetto, e poi mostra alcuni esempi (generici) di utilizzo.

Come sempre, leggete l’originale per avere la visione completa, anche se qui vi spiego a grandi linee come comportarvi.

Il meccanismo è semplice: in base ai requisiti che identifichi nel progetto e che vuoi sviluppare, scegli alcuni pattern iniziali che rappresentino le caratteristiche che vuoi dare allo spazio. Scegline pochi, all’inizio, solo quelli più evidenti che rappresentano il contesto e le caratteristiche che il tuo progetto vuole accentuare.

Poi, utilizzando i collegamenti che ogni pattern ha con gli altri, si genererà una rete di pattern che rappresenta la sostanza fondamentale del tuo progetto. Nel caso, puoi eliminare i pattern che ti sembrano superflui o in evidente conflitto con il contesto in cui operi.

A questo punto, la lettura dei pattern che compongono la tua piccola rete “personale” (per il progetto che stai sviluppando) ti darà una serie di indicazioni: puoi rispettarle tutte o solo alcune, dipende sempre dal contesto e dalla tua libertà di manovra, ma più rispetterai le indicazioni più aumentano le probabilità che la Qualità Senza Nome sgorghi spontanea dal tuo progetto.

Questo processo creativo non sottintende alcun requisito formale, ovvero non ci sono “stili” coinvolti. Quella stilistica rimane una scelta personale del progettista, che puo’ utilizzare qualsiasi linguaggio formale preferisca (detto in parole povere: puoi progettare utilizzando il linguaggio razionalista, vernacolare, brutalista, post-modernista, neo-romantico, o quello che piu’ ti piace e che ti sembra più opportuno).


Ogni pattern scelto ha relazioni con altri pattern sia alla scala superiore, il contesto in cui e’ inserito il tuo progetto, sia alla scala inferiore, i requisiti che vuoi che si manifestino nel tuo progetto, e la rete di pattern risultante ti permetterà di avere il controllo della qualità finale del tuo progetto.

I pattern sono tradotti con la seguente struttura:

  1. Immagine di riferimento
  2. Titolo
  3. Collegamenti con altri pattern (*)
  4. Descrizione del problema
  5. Descrizione della soluzione

(*) Nel testo originale, i collegamenti con gli altri pattern sono divisi tra i collegamenti con i pattern ad una scala maggiore (in testa al capitolo) e i collegamenti con i pattern ad una scala minore (in coda al capitolo). Qui, per questioni tecniche, sono unificati in un unico elenco: i pattern a scala maggiore hanno numeri più bassi e quelli a scala minore hanno numeri più alti, rispetto al numero che contraddistingue il pattern in oggetto.
Non solo: mentre nel libro i collegamenti fra i pattern sono unidirezionali, qui sono bidirezionali e questo comporta degli elenchi a volte un po’ lunghi.


Il metodo si basa sull’idea che i problemi di progettazione si presentano in modo ripetitivo e che esistono soluzioni condivise e collaudate a questi problemi, radicate nella cultura materiale.

Il libro “A Pattern Language” di Alexander descrive 253 pattern che descrivono soluzioni a problemi comuni di progettazione architettonica e urbana. I pattern vanno dalla disposizione degli spazi alla circolazione delle persone, dall’illuminazione al riscaldamento, dall’acustica alla sicurezza.

Per usare il linguaggio di pattern, si inizia identificando il problema di progettazione che si vuole risolvere. Si cerca quindi tra i pattern descritti nel libro quello che meglio risponde al problema.

Ciascun pattern descrive la soluzione in modo dettagliato e include anche i collegamenti con altri pattern, che possono essere usati per risolvere problemi correlati e contribuire alla soluzione complessiva del problema progettuale.

Una volta selezionato il pattern giusto, si può iniziare a utilizzarlo per la progettazione. Il pattern descrive come la soluzione deve essere applicata, ma lascia anche spazio alla creatività e all’adattamento alle specificità del progetto.

È importante notare che i pattern non sono regole rigide, ma piuttosto linee guida per la progettazione. Il Linguaggio di Pattern di Alexander incoraggia gli architetti e i designer a esplorare diverse soluzioni e a sperimentare per trovare la soluzione migliore per ogni progetto specifico.

In sintesi, il Linguaggio di Pattern di Alexander è un metodo per progettare edifici e città che siano belli, funzionali e sostenibili, basato su una serie di soluzioni comuni e collaudate descritte nei pattern. Il libro “A Pattern Language” di Alexander fornisce una guida dettagliata per utilizzare questi pattern nella progettazione.


Un esempio pratico di utilizzo del Linguaggio di Pattern potrebbe essere la progettazione di un cortile all’interno di un edificio residenziale. Il problema di progettazione è quello di creare uno spazio aperto che sia accogliente, sicuro e privato allo stesso tempo.

Per risolvere questo problema, si potrebbe utilizzare il pattern “115. Cortili che vivono” : questo pattern descrive come creare un cortile privato all’interno di un edificio residenziale, circondato da edifici e utilizzando elementi di separazione visiva per creare una sensazione di privatezza.

Il pattern descrive anche come il cortile privato dovrebbe essere progettato per incoraggiare l’uso e la socializzazione, con caratteristiche come sedili, tavoli e aree giochi per bambini. Inoltre, ciascun pattern fornisce anche i collegamenti ad altri pattern, per una soluzione completa.

Seguendo questo pattern, gli architetti e i designer possono progettare un cortile privato all’interno dell’edificio residenziale che soddisfi i bisogni dei residenti e li incoraggi a utilizzare e socializzare in questo spazio.


Un altro esempio di utilizzo del Linguaggio di Pattern potrebbe essere la progettazione di un’area pedonale in una città. Il problema di progettazione è quello di creare un’area pedonale attraente e sicura, che incoraggi le persone a camminare e a godersi l’ambiente urbano.

Per risolvere questo problema, si potrebbe utilizzare il pattern “088. Bar sulla strada“. Questo pattern descrive come creare un’area pedonale con tavoli e sedie all’aperto, dove le persone possono sedersi e godersi un caffè o un pasto. Il pattern descrive anche come la zona dovrebbe essere progettata per essere sicura, con una buona illuminazione e una buona visibilità, in modo da evitare situazioni pericolose. Inoltre, il pattern fornisce anche i collegamenti ad altri pattern, come “030. Nodi di Attività” per creare una zona pedonale attraente e accogliente.

Seguendo questo pattern, gli architetti e i designer possono progettare un’area pedonale dove le persone possono godersi l’ambiente urbano e socializzare in sicurezza. Inoltre, questo pattern può essere combinato con altri pattern per creare un’area pedonale verde e attraente e per creare un’area pedonale commerciale e animata.

Gli architetti e i designer possono utilizzare questi pattern come guida per la progettazione, adattandoli alle specificità del progetto e combinandoli per creare soluzioni uniche e innovative.


Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ridone.net::patterns
error: Contenuto Protetto - Protected Content